"L'arte si sposa con la solidarietà"
Padre Angelo COSTALONGA "racconta" le bellezze del nostro territorio.
MOSTRA AL PALAZZO PARASI - CANNOBIO
20 dicembre 2014 - 25 gennaio 2015
"I dipinti ad acquarello permettono di assicurare
un luogo, un paesaggio, uno scorcio
al traccorrere inesorabile del tempo
mantenedo i colori che si vedono in natura sempre vivi e accesi"
PADRE ANGELO COSTALONGA
(scritto da Pinolini Avv. Vittorio)
Nato a Vittorio Veneto, Padre Angelo Costalonga vive attualmente presso la Comunità dei Saveriani di Parma.
Padre Angelo si è dedicato, fin dalla giovanissima età, da quando conobbe durante la guerra nei pressi di Cittadella la pittrice Parolin, alle arti della fotografia e della pittura.
Per quanto concerne la fotografia, il primo scatto risale alla prima liceo. Presi i voti, dopo aver trascorso come missionario 15 anni in Congo, Padre Angelo, data la sua innata maestria nel catturare immagini, è stato nominato reporter missionario per conto della Csam (la casa editricie missionaria). Questo nuovo incarico gli ha permesso di operare in Sud e Centro America, negli Stati Uniti, in Africa e in Asia. In 60 anni Padre Angelo ha scattato e catalogato oltre 800mila immagini trasferite nel suo modernissimo iMac.
Migliaia di fotografie di Costalonga, veri capolavori, sono state pubblicate in diversi volumi ("Il fascino di terre lontane", "Oriente, regno dell'armonia", "Oriente, incantevole Cina"). Per il primo dei suoi volumi, che reca anche la prefazione di Folco Quilici, Padre Angelo ha vinto il primo premio internazionale Hotelplan ed è stato definito dallo scrittore Giorgio Torelli, "esploratore d'immagini, camminatore della terra nelle sue pieghe più riposte e lettore raffinato della luce".
Proprio da questo amore per la fotografia è scaturita contestualmente anche la passione per gli acquerelli che gli hanno permesso di fissare paesaggi, scorci e angoli di svariate città italiane e di luoghi
“lontani” attraverso la pittura.
Le sue opere sono state esposte in decine di mostre tra Milano, Bergamo, Venezia, Brescia, Parma e altre città italiane. Alcune delle sue opere sono, inoltre, sempre ammirabili presso il Museo d'Arte Cinese ed Etnografico e presso la Comunità dell’istituto saveriano di Parma.
Alla domanda, perché dipingere luoghi già “catturati” in fotografia, Costalonga risponde:
“I dipinti ad acquarello permettono di assicurare un luogo, un paesaggio, uno scorcio al trascorrere inesorabile del tempo mantenendo i colori che si vedono in natura sempre vivi e accesi”.