L'esilarante spettacolo a favore della Fondazione Comunità Attiva

Credits by: Anna Aguzzi (da La Gasgia)


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Per la prima volta, nella mia quarantennale esperienza del mestiere di giornalista, non so come cominciare un articolo. Non già perché non ci sia niente da raccontare o perché non ne valga la pena. Anzi! Il fatto è che tutto è stato così importante, coinvolgente, divertente, emozionante, comico, apprezzato… che ogni momento dovrebbe occupare il primo posto. Quattro ore piene di spettacolo, non uno spettacolo “normale” perché nato dall’improvvisazione, che è stata così perfetta in ogni dettaglio, in ogni scena, in ogni parola detta, in ogni significato della sua finalità, da sembrare che fosse il risultato di mesi e mesi di preparazione.

Comincerò con il dire che è stata la festa della comunità. Che si è stretta attorno ad un’idea nata per sostenere la Fondazione comunità attiva, che, ormai lo sanno tutti, gira attorno al Centro medicina attiva.

È noto a tutti che il Centro avrà una nuova sede, che ha in progetto di ampliare le offerte di servizi, pertanto ha bisogno del sostegno – mai mancato finora – della gente.

Sabato 7 marzo, nel teatro al completo, ha avuto il suo esordio la Brick box band composta prevalentemente da musicisti cannobiesi, che è stata il fil rouge che ha accompagnato tutta la serata, durante la quale si sono esibiti cantanti bravissimi, alcuni dei quali sono stati una rivelazione per il pubblico cannobiese, mentre sono conosciuti ed apprezzati per la loro voce e capacità interpretativa in provincia. È il caso di Alessia Ielmoni, che il pubblico avrebbe gradito sentire interpretare almeno un paio di canzoni in più di quell’unica che ha suscitato emozione e applausi scroscianti. Standing ovation per don Massimiliano, che ha mandato in visibilio tutti con la possente interpretazione della celeberrima My way, scritta nel testo da Paul Anka su musica di un compositore francese e portata al grande successo da Frank Sinatra. Roberto Borlotti ha interpretato Renato Zero adeguatamente abbigliato con una voce inimmaginabile. Poi balletti, farsa dell’associazione Amicizia, la cantante della Band Valentina, il Coro Stella, l’esilarante esibizione del gruppo che si è autonominato Les battones, formato da quattro rispettabili signori (il dottor Antonio Lillo, i consiglieri comunali Claudio Antonetti e Gianmaria Minazzi, la guardia di finanza Giovanni Cividini), che, con un abbigliamento in sintonia con la loro denominazione, hanno ballato sulle musiche di New York New York, strappando risate a non finire ma anche suscitando sorpresa perché nessuno avrebbe immaginato che fossero così bravi, artisticamente parlando.

Lo spettacolo era iniziato con il racconto, narrato in forma favolistica, della storia della Fondazione comunità attiva, partendo dalle origini del Centro di medicina attiva nel 2003. Narrazione fatta dal dottor Lillo, coadiuvato da Gege Albertella, nella veste di fatina Attivina, che per tutta la sera è stata un’ottima spalla.

Per l’occasione è stata cantata da tutti i presenti Una canzone per il nuovo centro, con parole adeguate all’evento, sulla musica della celebre Si può dare di più, studiata e adattata dalla nuova Band e dagli organizzatori dell’irripetibile evento.

All’ingresso del teatro un potente mezzo faceva bella mostra di sé e si è saputo al termine dello spettacolo che il fuoristrada è stato donato dalla Fondazione comunità attiva alla locale sezione del Soccorso alpino: è stato lo stesso presidente della Fondazione, Antonio Pinolini, a consegnare al responsabile del Soccorso l’assegno di 10.000 euro. Tra gli scopi della Fondazione, ed è anche una scelta dell’amministrazione comunale, c’è quello di valorizzare ed aiutare economicamente le associazioni di servizio sul territorio, che comprende l’area dell’Unione del lago Maggiore,  i Comuni da Ghiffa a Cannobio, incluso l’entroterra valligiano della Cannobina e Trarego Viggiona. 

Il gran finale della serata, con canzoni popolari cantate da tutti ed il “trenino” tra i corridoi del teatro ha concluso uno spettacolo molto divertente, irripetibile che ha permesso di apprezzare diversi talenti che meritano di essere valorizzati.

 



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